Qual è il primo indizio del raffreddore? Lo starnuto. Che si rivela una vera e propria bomba contagiosa. Per evitarla bastano poche misure igieniche. E, perché no, un po' di etichetta. Goccioline Formula1 Lo starnuto può causare l'emissione di un enorme numero di goccioline di saliva - fino a 40mila - che "corrono" a una velocità media di 160 chilometri orari, toccando punte di 320 e dimostrandosi degne avversari dei piloti di Formula1. Piccolissime di diametro, le goccioline, però, contengono un'elevatissima carica infettiva: sono quasi 200 milioni le particelle virali che viaggiano nell'aria o si posano sulle scrivanie e gli oggetti di uso comune negli uffici, sulle maniglie di autobus, treni e metropolitane. Il rischio è che finiscano nelle vie respiratorie delle persone che circondano chi starnutisce, anche nel raggio di qualche metro. La mano davanti alla bocca ? Niente di più sbagliato: i virus si depositano sulle mani, pronti a essere trasmessi alla prima stretta. Buona norma, invece, è tenere un fazzolettino di carta sempre a portata di mano, nella borsa o nelle tasche: proteggerà le mani, e quindi tutti gli oggetti poi toccati, dall'invasione dei germi. Frequenti lavaggi fanno la differenza Tra le norme igieniche, spicca poi la frequente detersione delle mani: lavarle regolarmente, infatti, allontana il rischio di contagio. Per eliminare i germi bisogna però lavarle nella maniera giusta e per almeno 30 secondi. Ecco la combinazione corretta: bagnare le mani con acqua calda (non bollente); insaponarsi, meglio se con un sapone liquido (quello solido tende a trattenere i virus); strofinare palmo, dorso e polsi, pulire tra le dita; sciacquare sotto l'acqua corrente; asciugare con un asciugamano pulito da utilizzare una sola volta. Se non siete a casa o tra le mura del vostro ufficio, per pulire le mani utilizzate una soluzione disinfettante idro-alcolica o gli appositi gel. E per chi vuol essere come monsignor Della Casa Eccì. Se state pensando di rispondere con il solito, cordiale "salute!", frenate la vostra lingua: secondo il codice delle buone maniere non è educato. Il galateo, infatti, recita così: «chi starnutisce in pubblico deve chiedere scusa, chi gli sta intorno deve ignorare l'accaduto. Inoltre, si deve attutire lo starnuto con un fazzoletto ed evitare di fare la "doccia" alla persona più vicina». Come mai, allora, si è soliti dire "salute"? L'usanza deriverebbe dagli antichi romani: considerando lo starnuto un sintomo di gravi malattie, auguravano "salus" a chi starnutiva. Oggi sappiamo perfettamente che di starnuti non si muore, e che per guarire più in fretta ci si può aiutare con tanta vitamina C e i classici antinfiammatori, come l'acido acetilsalicilico. E la salute tornerà a posto anche senza gli antichi buoni auspici romani di pronta guarigione. |