Con l'arrivo dell'inverno la pelle si secca, tira, prude. Sono soprattutto il viso e le mani a soffrire. Ma anche altre parti del corpo hanno bisogno di maggiore idratazione e cura. Bellezza e benessere della pelle sono direttamente proporzionali al livello di acqua contenuta: 13% è il livello fondamentale di idratazione nello strato corneo, se scende al 10% la pelle viene definita secca, al 5% molto secca, all'1% è presente una vera e propria patologia. È soprattutto l'inverno la stagione più a rischio (per il 78%), per via delle condizioni climatiche più rigide. In un caso su quattro, la secchezza si fa sentire soprattutto al mattino. Una persona su due sente la pelle tirare dopo la detersione, mentre tra le donne 1 su 20 avverte un acutizzarsi del problema con l'avvicinarsi del ciclo mestruale. Due le tipologie di secchezza cutanea: pelle secca o estremamente secca e pelle secca atopica. Nel primo caso le cause sono riconducibili sia a fattori interni, come invecchiamento, turbe ormonali, disturbi del metabolismo, che a fattori esterni, come fonti di calore, inquinamento, abiti e calze, detergenti aggressivi. Per la pelle secca atopica le cause sono invece legate all'ereditarietà e all'alterazione della barriera cutanea. La disidratazione, se non curata, può aumentare sensibilmente, provocando micro-fissurazioni sullo strato cutaneo, per cui l'acqua evapora, la pelle si screpola e diventa più esposta alle aggressioni esterne. | ||
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